Giallo di Napoli

Prosegue il nostro percorso alla scoperta della storia dei colori più ricercati dagli artisti di tutti i tempi ed oggi conosceremo una tonalità che, a differenza di quanto sembra, non è del tutto italiana: il Giallo di Napoli. Secondo Paul Cézanne l’importanza di questo colore era imprescindibile, tanto da arrivare a dire: “Dov’è il vostro giallo di Napoli? Il nero pece, la terra di Siena, il blu cobalto, la lacca bruciata? È impossibile dipingere senza questi colori!

Il Giallo di Napoli è un colore chiaro, leggermente tendente al pesca, molto amato dagli impressionisti per la forte luminosità che lo caratterizza.

L’origine del nome è da ricercarsi nello stemma della città di Napoli che, insieme al rosso, contiene proprio questo preciso giallo; tali colori sono rimasugli, forse, degli Aragona che si imposero nella città partenopea durante la dominazione spagnola o, secondo un’altra teoria, dell’Imperatore Costantino che vedeva rappresentato nel rosso il potere regale e nel giallo la forza del sole e dell’oro.

Nonostante il nome tutto italiano, riconosciuto anche all’estero, l’origine di tale colore è da ricercarsi tra gli antichi Egizi ed i Babilonesi: furono infatti ritrovate, sulle pitture dei vasi risalenti a quell’epoca, tracce di questo pigmento. La prima formula di quello che era chiamato Giallo Egiziano, prevedeva l’impiego di un insieme di pigmenti naturali come ocra ed ossido di ferro; successivamente, invece, venne utilizzato il trisolfuro di arsenico, minerale tristemente noto per la sua elevata tossicità. Il Giallo di Napoli arrivò nella città campana, con ogni probabilità, tramite i mercanti provenienti da Alessandria d’Egitto, i quali si stabilirono in città già nei primi secoli a.C.

Oggi, il Giallo di Napoli, si ottiene chimicamente da una miscela di piombo ed antimonio, un pigmento minerale e sintetico, in grado di imitare il colore originale. Esso si mescola bene con tutti i bianchi e si presenta coprente e opaco, interessante per rappresentare i vari incarnati.

Giallo di Napoli

4 risposte a “Giallo di Napoli”

  1. La tua nota si sovrapponeva a una mia nota!

    Ho preso nota del giallo di Napoli circa 22 anni fa, non ricordo perché, forse per la mia formazione di pittore teatrale?

    si leggeva nella nota

    Storico: Si dice che ( il giallo Di Napoli) fosse usato come pigmento ceramico già nel 500 a.C. Presente tra Babilonesi e Persiani. Intorno al 1390 Cennino Cennini riferì del “giallorino” giallo antimonio contenente piombo. Precedenti eventi naturali nel Golfo di Napoli non sono stati dimostrati con certezza. Il nome dell’antimonato di piombo artificiale appare solo dopo il 1700.

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