Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente il forte impatto che le attività dell’uomo hanno sulla natura e sugli animali; anche la pittura, al contrario di quanto si possa pensare, sviluppa alcune conseguenze che possono rivelarsi dannose per l’ambiente. Con alcuni accorgimenti, però, è possibile limitare tale impatto ecologico: la quantità di carta utilizzata per le bozze, ad esempio, forse potrebbe essere diminuita, così come la quantità di acqua impiegata per la pulizia dei pennelli.
La pittura acquerellabile, essendo a base acqua, non prevede l’utilizzo di solventi e diluenti base sintetica ed elimina una buona parte dei problemi di smaltimento dei prodotti di belle arti. La quantità di acqua utilizzata nella pulizia dei pennelli utilizzati con le matite acquerellabili, però, può essere limitata eliminando le tracce più grandi di vernice strofinando le setole contro una superficie di cartone o su uno straccio di tessuto; successivamente è possibile lavare i pennelli impiegando una ridotta quantità di acqua, magari anche aiutandosi con un sapone vegetale amico dell’ambiente.
Tra i prodotti maggiormente utilizzati in questo tipo di pittura, e che necessitano di uno smaltimento corretto nel momento in cui non possono più essere utilizzati, ci sono le matite: i trucioli, composti quasi unicamente da legno, possono essere gettati nell’organico, mentre i mozziconi, considerata la presenza della mina, necessitano dell’indifferenziata, così come le penne ed i pennarelli che, al contrario di quanto si pensa, non possono venire smaltiti nella plastica.
Anche i pennelli, sebbene dotati di vita molto più lunga, arrivano al punto in cui non possono più svolgere il proprio lavoro; attualmente non esistono linee guida ufficiali circa lo smaltimento di tali prodotti ma, affidandoci al buon senso, possiamo procedere smontando le varie parti del pennello, inserendo il manico, la ghiera in metallo e le setole negli appositi bidoni, seguendo le indicazioni fornite dal comune di riferimento.
Un ultimo prodotto che, prima o poi, sarà necessario smaltire è rappresentato dalle bombolette spray del finish. Per il corretto smaltimento di questa tipologia di rifiuto è indispensabile leggere le indicazioni riportate dal produttore, scoprendo se si tratta di sostanze potenzialmente tossiche: in tal caso, le bombolette saranno catalogate come RUP (Rifiuto Urbano Pericoloso) e non devono essere assolutamente buttate nella raccolta differenziata, ma smaltite presso il centro di raccolta del comune.
Le bombolette che, al contrario, non rappresentano un RUP possono essere conferite nella raccolta dei metalli, dopo essere state completamente svuotate e liberate del tappo e del nebulizzatore, i quali verranno smaltiti nella plastica.
9 risposte a “Smaltimento prodotti di belle arti”
Sound advice, Laura. Being environmentally friendly with regard to art working makes sense but not often considered. 👍😊
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That’s right, we must always try to impact the environment as little as possible
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🙏🙏🙏
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In effetti non ci avevo mai pensato…
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BUON POMERIGGIO
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Interessantissimo…io i mozziconi di matite colorate li colleziono🤣 non riesco a buttarli…per non parlare dei pennelli soprattutto quelli utilizzati per l’olio.
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Ho visto un tavolo realizzato con i mozziconi delle matite! Li avevano tagliati tutti alla stessa altezza e poi ricoperti di resina trasparente, un lavoro bellissimo!
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brava Laura, ottime idea per uno smaltimento eco-compatibile. Io non dipingo, ma lo diró a un mio amico. Mi piacciono anche le cose che fai, complimenti!
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Cerco di avere comportamenti amici dell’ambiente e, quando ne trovo qualcuno di nuovo, mi piace raccontarlo a chi mi ascolta😊 Grazie!
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