Le tecniche per utilizzare le matite acquerellabili – seconda parte

Dopo aver visto le prime due tecniche per utilizzare le matite acquerellabili, asciutto su asciutto e bagnato su asciutto, procediamo con altre due tecniche molto utilizzate, in grado di offrire risultati diversi.

Un’altra tecnica per realizzare opere dai colori accesi e vivaci con le matite acquerellabili è quella caratterizzata dall’utilizzo di pigmenti asciutto su una base precedentemente bagnata; in questo caso sarà assolutamente necessario utilizzare della carta per acquerello di ottima qualità e con una grammatura elevata, al fine di evitare antiestetici avvallamenti del foglio, che andrebbero a rovinare irrimediabilmente il disegno.

Dopo aver fissato il foglio al piano lavoro su tutti e quattro i lati, utilizzando del nastro di carta adesivo, si andrà a inumidire tutta la superficie utilizzando una spugna oppure un pennello di grandi dimensioni.

Il colore verrà poi steso utilizzando le matite acquerellabili con la mina asciutta, senza l’ausilio di pennelli; questa tecnica, che è in grado di offrire risultati pieni e corposi, richiede una buona conoscenza dei materiali e delle loro reazioni poiché il tratto è poco controllabile e pressoché impossibile da correggere.

Questa tecnica utilizza le matite acquerellabili come dei veri e propri acquerelli, donando velature e trasparenze simili ai classici colori ad acqua.

Come per la tecnica precedente, è necessario inumidire il foglio sul quale si andrà a dipingere e, successivamente, si andranno a riempire i vuoti con la matita precedentemente intinta in acqua pulita.

Un risultato simile, ma che non rischia di rovinare la mina, si ottiene creando una vera e propria tavolozza a parte: dopo aver realizzato dei quadrati di pigmento su un foglio (asciutto su asciutto), è possibile diluire il colore ed utilizzarlo per colorare l’opera, come si farebbe utilizzando dei veri e propri godet.

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