I pennelli

I pennelli, già utilizzati nel paleolitico per stendere il colore delle pitture rupestri, sono composti da un manico solitamente realizzato in legno e da setole che possono essere di origine animale o sintetica. Inizialmente composti da piume e pelo di animale fissato su bastoncini di legno, durante la rivoluzione industriale vengono rafforzati dall’inserimento di ghiere in metallo, ideali per rendere i pennelli più resistenti.

Esistono molteplici tipologie di pennelli, che si differenziano per le setole, la forma, la lunghezza del manico e per la misura.

Forme principali

I pennelli tondi, caratterizzati dalla sezione delle setole circolare, sono i più versatili, ideali per colorare spazi ampi in modo agevole e, nelle versioni più piccole, anche per inserire nel dipinto dettagli e linee precise.

I pennelli piatti, che nella loro versione più grande diventano simili a pennellesse, si rivelano perfetti per riempire sfondi e spazi ampi poiché, la loro particolare forma, consente tratti uniformi e molto regolari; alcuni artisti, però, utilizzano questo tipo di pennello anche per dettagli più minuti, inclinando il pennello fino ad ottenere il tratto desiderato.

I pennelli a lingua di gatto si possono definire un ibrido tra quelli a punta tonda ed i pennelli piatti; sono utilizzati per compiere piccole velature e per riempire spazi di figure tonde o con angoli arrotondati.

I pennelli a ventaglio, molto utilizzati negli acquerelli per ottenere tratti sottili e distanziati, sono caratterizzati dalla tipica forma a triangolo; essa offre la possibilità di effettuare ampie velature ed effetti a macchia altrimenti molto difficili.

I pennelli per la pittura ad acqua si presentano, solitamente, con il manico non troppo lungo e con le setole, artificiali o animali, in grado di assorbire un’elevata quantità d’acqua, che verrà poi rilasciata in modo graduale.

Materiali naturali

I materiali in cui vengono realizzate le setole dei pennelli sono in grado di influenzare in modo molto evidente la resa artistica: le setole in pelo suino, ad esempio, sono adatte per la pittura ad olio, ma si rivelano del tutto inadeguate per l’acquerello.

In pennelli con setole in martora Kolinsky, tipico mustelide siberiano, sono considerati i migliori nel mondo dell’arte e sono caratterizzati da un pelo morbido ed elastico, che consente un tratto estremamente sensibile e preciso; essi sono in grado di trattenere una buona quantità d’acqua, senza modificare la loro forma durante l’utilizzo. Simile per la resa, ma a prezzi decisamente più contenuti, ci sono i pennelli con setole in martora rossa e in scoiattolo.

Esistono, infine, le setole in pelo di bue che, pur non raggiungendo i prezzi del pelo di martora, presentano buone qualità per la pittura ad acqua: esse, seppur più rigide, garantiscono una buona elasticità e durata nel tempo.

Materiali sintetici

Inizialmente considerati pennelli di pessima qualità, negli anni, le setole sintetiche hanno migliorato la loro composizione: aziende come Tintoretto e Da Vinci, hanno ideato prodotti con filamenti che oggi possono donare risultati simili a quelli ottenuti con i pennelli in martora.

I pennelli sintetici di qualità presentano alcuni innegabili vantaggi: il costo è minore rispetto a quelli naturali, le setole sono resistenti e più veloci da pulire e, inoltre, tali materiali incontrano l’etica vegana e cruelty free, non impattando in alcun modo sul mondo animale.

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