Principali esponenti realisti

Gustave Courbet, conosciuto ai più per merito della sua opera Uomo disperato, è considerato l’iniziatore del realismo francese. Pur non frequentando mai l’Accademia, aggiudicandosi il titolo di artista anticonformista, nel 1850 partecipò al Salon* con Funerale a Ornans, dove l’opera suscitò numerose polemiche tra gli appassionati dell’arte. Le principali accuse riguardavano la scelta di rappresentare personaggi dall’aspetto poco piacevole ed in un contesto volgare, privo dei canonici abbellimenti imposti dalla pittura romantica; inoltre, venne criticata anche la scelta del formato dell’opera, circa 7 metri per 3: fino ad allora, infatti, le misure grandi erano appannaggio esclusivo della pittura storica, più nobile. Ma se, da una parte, le opere di Courbet generarono notevole scandalo, dall’altra non tardarono ad arrivare i primi ammiratori, al punto che le esposizioni delle sue opere iniziarono ad essere contese in tutta Europa.

“La pittura è un’arte essenzialmente concreta e può consistere solo nella rappresentazione delle cose reali ed esistenti.”

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François Millet, che insieme ad altri artisti fondò il primo nucleo della scuola di Barbizon, è considerato uno dei principali rappresentanti della vita agreste: nelle sue opere ha raccontato la vita dei contadini, analizzando le loro difficoltà quotidiane nei campi, raffigurandoli in ogni momento della giornata ed osservando gli aspetti mutevoli della natura. Le sue opere risultano in un certo senso rivoluzionarie: i contadini dipinti dall’autore appaiono quasi eroici e, in un clima di profonde lotte di classe, vengono interpretati come un importante dettaglio dell’emancipazione.

Rosa Bonheur, tra i primi rappresentati del femminismo, trascorse i primi anni della sua vita in campagna, dove si fece la fama di maschio mancato; ella non smentì mai quell’etichetta, portando sempre i capelli corti e fumando sigari Avana. Omosessuale dichiarata, l’artista dovette chiedere alla Polizia di Stato il permesso di indossare i pantaloni, sebbene la sua vita eccentrica non fece mai particolarmente scandalo nonostante l’epoca molto attenta alle convenzioni sociali. Nel 1841 espone per la prima volta al Salon parigino e si afferma nella rappresentazione, sotto forma di dipinti e sculture, di animali, che ha sempre curato ed allevato personalmente. Quattordici anni dopo, la Bonheur, si è aggiudicata il titolo di prima donna artista francese ad essere insignita del titolo di cavaliere della Légion d’honneur, la più alta onorificenza conferita dallo Stato francese.

Honoré Daumier, controverso artista che partecipò alla Seconda Rivoluzione francese, deve alla passione politica il suo stile grandioso ed incisivo. Nel 1831 ha iniziato la sua carriera artistica collaborando con il giornale La Caricature con la pubblicazione di una sua caricatura dell’allora Re Luigi Filippo D’Orléans che, caratterizzato dal nome Gargantua, è in procinto di divorare le risorse del popolo. Dopo tale rappresentazione, Daumier viene processato e condannato a sei mesi di carcere. Con la caduta della Monarchia e in rappresentazione della nuova Repubblica, l’artista dipinge La Repubblica nutre i suoi figli e li istruisce; l’opera mostra una donna dall’aspetto forte e fiorente che, con in mano il tricolore francese, è intenta a nutrire al seno i suoi due figli, mentre un terzo è impegnato nello studio.

Se le opere di Courbet, nate negli anni Cinquanta dell’Ottocento, mettevano in discussione i valori della società francese, quelle di Edouard Manet, che videro la luce dieci anni dopo, spinsero ancora di più il Realismo verso le critiche. Già conosciuto nel mondo dell’arte per l’opera Il chitarrista spagnolo, presentò al Salon di Parigi Colazione sull’erba: una rappresentazione sincera di due giovani borghesi che mangiano in un bosco, in compagnia di una donna completamente nuda. Lo scandalo interessò soprattutto gli uomini della classe media, che erano soliti partecipare esattamente a quel tipo di intrattenimento con le prostitute parigine, i quali definirono l’opera un’offesa alla sensibilità del pubblico. Pochi anni dopo l’artista alimentò ancora le accuse nei suoi confronti, presentando la sua Olimpia: la rappresentazione di un visitatore di un bordello intento a procurarsi una prostituta. https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/90/Edouard_Manet_-_Luncheon_on_the_Grass_-_Google_Art_Project.jpg/800px-Edouard_Manet_-_Luncheon_on_the_Grass_-_Google_Art_Project.jpg

*esposizione peridica di scultura e pittura, che si svolse al Louvre di Parigi fino al 1863.

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